gio giugno 15 11:43 2023 per categorie Comunicazioni, Notizie aziendali

Non così semplice come sembra: Per innovare uno pneumatico ci vogliono ore infinite e centinaia di prototipi

L’esterno di un’automobile ha l’aspetto semplice, ma a volte l’apparenza inganna. Quei quattro oggetti neri di forma circolare contengono tecnologie calibrate alla perfezione e diversi componenti misurati con precisione di qualche grammo. Il produttore di pneumatici Nokian Tyres è costantemente impegnato nella ricerca e sviluppo per una mobilità più sicura e più sostenibile. Lo sviluppo del prodotto coinvolge centinaia di professionisti in tutto il mondo. Ma si possono realizzare pneumatici che non siano neri?

Siamo tutti capaci di riconoscere un’automobile quando passa. È un oggetto banale, che vediamo ogni giorno, eppure non proprio semplicissimo come sembra. Un singolo pneumatico contiene più di 100 materie prime e componenti e per progettarlo ci vuole un team di esperti assai numeroso. E diversi anni di prove... Prima di commercializzare uno pneumatico è necessario fargli fare milioni di chilometri sia in strada che in piste di prova non accessibili al pubblico. Ciascuna materia prima, componente e miglio percorso sono parti integranti di un insieme accuratamente disegnato risultante in un moderno e sofisticato pneumatico.

“Nella fase di sviluppo di un nuovo pneumatico vi sono diversi professionisti che lavorano sia da soli sia collettivamente in laboratorio e nelle piste di prova”, spiega il responsabile dell’assistenza tecnica ai clienti Matti Morri della Nokian Tyres.

Un normale pneumatico per automobile persa circa 10 kg e la mescola di gomma fa all’incirca l’80% del peso totale. I vari componenti nella mescola di gomma sono una combinazione assai dettagliatamente studiata, consistente in gomma naturale e sintetica e sostanze riempitive, come nerofumo, silice, petrolio, agenti chimici per vulcanizzazione, agenti chimici ausiliari e sostanze protettive. Gli elementi riempitivi costituiscono circa un terzo della mescola: il nerofumo dà forza e colore allo pneumatico, mentre il petrolio ha effetti ammorbidenti. Il rimanente 20% del peso di uno pneumatico è rappresentato da vari rinforzi, in acciaio o materiale tessile, che fungono un po’ da carrozzeria.

 

Conta ogni grammo

Ogni anno vengono lanciati nuovi pneumatici, ma raramente osserviamo ad occhio nudo le innovazioni e le migliorie che ci sono dietro. Oltre alle innovazioni radicali si va alla ricerca di migliori caratteristiche con l’impiego di materie prime completamente nuove e sintonizzando al massimo le proporzioni dei vari componenti. Anche una piccola modifica può migliorare le caratteristiche desiderate di uno pneumatico, come resistenza al rotolamento, aderenza sul bagnato e resistenza all’usura.

“Oltre al rinnovato disegno del battistrada, vi possono essere più di cento modifiche in termini di struttura, componenti o materie prime di un nuovo pneumatico rispetto al modello precedente. Prima di commercializzare una gomma è necessario realizzare centinaia di prototipi per determinare la miglior combinazione possibile”, rivela Matti Morri.

 

I materiali biologici vanno per la maggiore

La Nokian Tyres è incessantemente alla ricerca di innovazioni nel campo dei materiali, ma alcuni elementi basilari fanno ormai parte degli pneumatici da diversi decenni. Pensiamo alla gomma naturale e al nerofumo. E tra l’altro un singolo pneumatico può contenere anche diversi tipi di queste sostanze.

“Abbiamo studiato innumerevoli alternative, ma – finora – le mescole di gomma garantiscono le migliori caratteristiche in termini di sicurezza degli pneumatici. Anche il colore nero sembra insostituibile. Oltre alla prestazione eccezionale, la base cromatica nera non fa risaltare lo sporco e il colore fa sì che l’aspetto della gomma sia ben bilanciato ed attraente durante l’intera vita utile del prodotto. Sono stati testati altri colori, ma solo in via sperimentale, per via – ad esempio – di fattori come complessità del processo di produzione e costi elevati. Ovviamente è possibile realizzare pneumatici con colori su richiesta e vari motivi disegnati sui fianchi”, spiega sempre Matti Morri.


La fibra di graffetta aramidica impiegata dalla Nokian Tyres è invece un materiale ben più raro e prezioso. Potenzia, ad esempio, la resistenza meccanica del battistrada e del fianco dello pneumatico per SUV e furgoni.

È qualcosa che parla chiaro della durabilità di questo materiale, l’aramide, più comune per esempio nel settore dell’aviazione che in quello della produzione di pneumatici”, spiega Matti Morri.

“In futuro i progressi più importanti saranno correlati a componenti a base biologica e tecnologia di sensori ed elaborazione dati in relazione agli pneumatici. Il nostro obiettivo è raggiungere quota 50% di materie prime riciclate o rinnovabili, utilizzate nei nostri prodotti, entro il 2030. Per esempio, un terzo dei materiali usati nella mescola Green Trace negli pneumatici da neve Hakkapeliitta R5 già deriva da questo tipo di fonti. Tra le varie sostanze incluse nella mescola, menzioniamo l’olio di colza e la resina di pino”, afferma Morri.

 

Gli pneumatici sono prodotti sotto un unico tetto

Nonostante la diversità dei componenti e le loro proporzioni con precisione al grammo, non si riscontrano differenze qualitative tra uno pneumatico e l’altro. I componenti vengono trasportati fino ai macchinari di assemblaggio in maniera ben controllata e testata, per poi lasciar fare tutto il resto all’automazione. L’intero processo (dalla produzione e misurazione dei componenti fino al montaggio e alla vulcanizzazione della gomma) ha luogo sotto un solo ed unico tetto. Gli unici particolari che vengono assemblati in altra sede sono i chiodi e la schiuma fonoisolante per migliorare il comfort negli pneumatici per veicoli elettrici.

“Nel settore automotive i vari componenti provengono generalmente da diversi sub-fornitori e vengono assemblati negli stabilimenti di produzione delle auto. Noi facciamo tutto sotto lo stesso tetto; e ciò garantisce una qualità eccellente”, riassume Matti Morri.

 

Gli pneumatici in cifre

  • Un singolo pneumatico contiene circa 30 componenti diversi.
  • Più di 100 esperti del settore partecipano alla progettazione dello pneumatico
  • Lo sviluppo di uno pneumatico completamente nuovo per autovettura dura da 2 a 4 anni.
  • Per esempio, l’ultimo pneumatico chiodato Hakkapeliitta 10 destinato ai paesi nordici è il risultato di cinque anni di lavoro, più di 500 test su veicolo, 13.000 pneumatici provati e milioni di chilometri percorsi
  • Il nostro obiettivo è raggiungere quota 50% di materie prime riciclate o rinnovabili, utilizzate nei nostri prodotti, entro il 2030.

 

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Ulteriori informazioni

Jaroslav Nálevka, Consulente PR, McCann Prague, tel. +420 725 865 874,

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Zuzana Seidl, PR Manager Nokian Tyres CE, 00420 603 578 866,

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